Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, 20 maggio 2015 Nel primo pomeriggio si è sentito chiedere un assessorato. Poco prima di cena, addirittura due. Non è dato a sapere se ieri sera il sindaco Alessandro Andreatta sia andato a dormire con il mal di testa. Di sicuro si è reso conto che, se volesse saziare gli appetiti della sua maggioranza, i posti di giunta li dovrebbe moltiplicare, e non tagliare (seppur di uno) secondo quanto prescrive la nuova legge regionale sull'ordinamento degli enti locali. Ieri il sindaco ha iniziato i colloqui diretti con i partiti della sua coalizione. Come da tradizione si è cominciato con i più piccoli. E così, i primi ad incontrare Andreatta sono stati i Verdi, che lo scorso 10 maggio hanno raccolto 1.385 voti, pari al 2,85 per cento dei voti. Alle consultazioni hanno partecipato la consigliera comunale riconfermata Lucia Coppola, il portavoce Marco Ianes, e l'ex deputato Marco Boato. «La richiesta che abbiamo presentato al sindaco è molto chiara - spiega senza tanti giri di parola Coppola - ed è quella di avere un assessorato». Ecco le motivazioni: «Crediamo sia giusto dare pari dignità a tutte le forze politiche della coalizione come l'anno scorso ha fatto il sindaco di Arco». E Andreatta? «Ha rilanciato proponendoci la presidenza del Consiglio comunale. Noi abbiamo apprezzato il segnale di attenzione, la carica mi onora e sarebbe il coronamento della mia carriera politica, ma la nostra richiesta rimane comunque quella dell'assessorato». Concedere a Coppola un assessorato consentirebbe al sindaco di risolvere il problema della seconda donna in giunta da affiancare a Mariachiara Franzoia. Il problema è che a quel punto il Patt, dall'alto del suo 9,75%, avrebbe gioco facile a pretendere per sé due poltrone dentro l'esecutivo. E questa è stata proprio la richiesta avanzata ieri sera dal segretario cittadino delle Stelle Alpine Roberto Stanchina: un assessorato per sé ed uno per il secondo eletto, Tiziano Uez. Le considerazioni presentate al sindaco dalla delegazione autonomista (con Stanchina c'era anche il presidente della sezione cittadina Paolo Genetin) sono quelle conosciute: «Noi siamo stati fondamentali per evitare il rischio del ballottaggio: se il Patt non avesse raddoppiato i propri voti, Andreatta sarebbe rimasto incredibilmente sotto il 50 per cento». Buon motivo per passare all'incasso. Il problema è che con due assessorati al Patt ed uno ai Verdi per le «quote rosa», Andreatta dovrebbe togliere una poltrona al Cantiere (che ne chiede due) o al Partito democratico (che viaggia sulle tre): impossibile. E allora? Al sindaco il compito di far quadrare il cerchio. Stamattina cercherà di ragionare proprio assieme alla delegazione del suo partito di riferimento, il Pd. Da Andreatta saliranno la consigliera provinciale Lucia Maestri, Bruno Degasperi per la componente socialista, Monica Ioris e il capogruppo provvisorio Paolo Serra (nominato proprio ieri sera). Nel pomeriggio è convocato anche il gruppo del Cantiere Civico. Al sindaco Andreatta il coordinatore cittadino Umberto Saloni chiederà due assessorati, di cui uno «rinforzato», cioè legato alla poltrona del vicesindaco. Poi Andreatta si prenderà un paio di giorni per le sue riflessioni e per i contatti con l'eventuale membro esterno.
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LUCIA COPPOLA |
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